SCOGLIERA: RIDUZIONE DEI COSTI E PREGIO TECNICO DELL’ABBINAMENTO DI SCOGLIERE CON PRATI ARMATI
I PRATI ARMATI® possono essere utilizzati per la protezione spondale di fiumi, laghi, torrenti e canali irrigui e per la realizzazione di semplici fossi di guardia e canalette di scolo, sia da soli, sia in abbinamento ad altre opere di protezione, migliorandone le prestazioni e garantendo risultati rapidi e duraturi nel tempo, si evita anche l’erosione fra i massi ciclopici. La zona interessata dall’intervento è un tratto del fiume Meduna dove erano previsti consolidamenti al piede fino a metà dell’argine con massi a scogliera. L’intervento innovativo ha riguardato la semina dei PRATI ARMATI® sia sulla parte di argine in terra sopra la scogliera sia fra i massi a scogliera, per evitare l’asportazione del fine fra masso e masso, con possibile svuotamento dell’argine appoggiato alla scogliera.
A seguito degli interventi di consolidamento dell’argine del fiume Meduna ed in particolare della posa in opera dei massi a scogliera nella parte basale dell’argine stesso si è effettuato un intervento di idrosemina. E’ stata effettuata un idrosemina con specie a radicazione profonda, in modo da conseguire rapidamente un controllo dell’erosione causate dalle acque di piena, accelerando il processo di rinverdimento e di successiva rinaturalizzazione della sponda.
L’intervento innovativo ha riguardato la semina dei PRATI ARMATI® sia sulla parte di argine in terra, sia fra i massi a scogliera per evitare l’asportazione del fine fra masso e masso, con possibile svuotamento dell’argine appoggiato alla scogliera.
Il cantiere ha retto a varie morbide stagionali e l’analisi dei costi fatta dal Genio Civile della Regione ha dimostrato che l’abbinamento scogliera PRATI ARMATI ha consentito di risparmiare più del 50% dei costi rispetto ad un completo rivestimento delle sponde con scogliere, a parità di efficacia.
La tecnologia dei PRATI ARMATI® può essere abbinata a tutte le opere di ingegneria naturalistica e civile utilizzate per la stabilizzazione dei versanti (es. gabbioni, palificate, terre rinforzate, reti paramassi, etc.) per migliorarne l’impatto ambientale e le prestazioni.
Suddette opere per la stabilizzazione dei versanti entrano in funzione appena realizzate, ma iniziano a degradarsi dal momento stesso in cui vengono installate perdendo nel tempo la loro funzionalità.
Le piante erbacee a radicazione profonda invece necessitano di più tempo per esplicare la loro azione antierosiva e di rinaturalizzazione, ma incrementano progressivamente la loro efficacia nel tempo.
L’abbinamento tra le due tipologie di opere, garantisce:
- risultati immediati;
- mantenimento dell’efficacia nel tempo;
- sinergia di risultati
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it.wikipedia.org/wiki/Scogliera
La scogliera è una struttura rocciosa marina a barriera formata da gruppi di scogli disposti in fila che generalmente si trovano al pelo dell’acqua, a volte affioranti … -
Meduna
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.Il fiume ha origine nella catena principale delle Dolomiti friulane. Un ramo nasce dal Monte Burlatòn (2121 m) e scorre per circa 8 km col nome di Canal grande di Meduna; nei pressi dell’ex borgo di Selis confluisce il Canal piccolo di Meduna, a sua volta formato dai torrenti Pisciul del Cerâr che scende dalle pendici nord-est delMonte Dosaip (2062 m), e Rug del Vuar, che scende dalla parete sud-est del Monte Caserine Alte (2306 m). Prosegue verso est fino allo sbarramento artificiale delladiga del Ciùl e mantenendo la stessa direzione, la valle del Meduna, finora incassata nelle montagne, si apre nella piana di Tramonti di Sopra, nella quale sbocca anche il torrente Viellia, affluente di sinistra del Meduna. Poco oltre il Meduna devia a sud e riceve, sempre sulla sinistra, le acque dei torrenti Chiarchia, Tarcenò e Chiarzò; prosegue verso sud fino alla chiusa di ponte Racli, dove è presente una diga che ha dato origine al Lago dei Tramonti e nel quale, in sponda destra presso Chievolis, confluisce il torrente Silisia (a sua volta sbarrato, originando il Lago di Cà Selva). Da ponte Racli il Meduna prosegue verso sud, riceve sulla destra le acque del torrente Muiè e sbocca in pianura a valle di Meduno, in località Monteli.