Tag Archivio per: CLAUDIO ZAROTTI
2011: UNIVERSITÀ DI CASSINO (FR) – EROSIONE, STABILITA’ E SICUREZZA
DISSESTO-IDROGEOLOGICO
Nel 2002 una frana di vaste dimensioni interessò il colle della Colma sopra Oropa La frana fu sistemata con opere tradizionali e un intervento particolarmente qualificante di ingegneria naturalistica utilizzando PRATI ARMATI® per bloccare l'erosione, mescolati a sementi tradizionali di arbusti ed alberi autoctoni locali.
2011: ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI COSENZA
ANAS-AUTOSTRADA A3 SALERNO-REGGIO CALABRIA
Blocco dell’erosione e rinaturalizzazione su un tratto dell’Autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria.
Il cantiere è stato realizato per il consorzio SCILLA formato dalle grandi imprese IMPREGILO e CONDOTTE senza utilizzare manufatti plastici, mulch, terreno vegetale, matrici di fibre di legno o altre tecniche tradiizonali.
RINVERDIMENTO-EROSIONE-INERBIMENTO-RINATURALIZZAZIONE: (BZ) CANTIERE DIMOSTRATIVO CON DIVERSE TECNICHE ANTIEROSIVE
Cantiere sperimentale dove vengono paragonate tecniche antierosive tradizionali a confronto con i Prati Armati®. Di grande interesse tecnico le differenti evoluzioni delle tecniche a distanza di 8 anni dal loro impianto, evoluzioni riportate nelle ultime 6 immagini.
EROSIONE-INERBIMENTO-RINVERDIMENTO-RINATURALIZZAZIONE: Dopo 8 anni ottimo il risultato con PRATI ARMATI, nullo il risultato ottenuto con le tecniche tradizionali anche con irrigazione.
IDROSEMINA DI PIANTE CON RADICAZIONE PROFONDA SULLA GRANDE FRANA DI ANCONA
IDROSEMINA DI PIANTE CON RADICAZIONE PROFONDA SULLA GRANDE FRANA DI ANCONA: attuata una completa rinaturalizzazione, fioritura, controllo dell'erosione
PROTEZIONE SUPERFICIALE DEI VERSANTI: CIRCONVALLAZIONE CASTELVISCARDO. Bloccato il rotolamento di sassi e ciottoli.
PROTEZIONE SUPERFICIALE DEI VERSANTI: CIRCONVALLAZIONE CASTELVISCARDO. Bloccato il rotolamento di sassi e .
Tipici esempi di funzionalità delle opere civili e di inserimento ambientale della tecnologia dei Prati Armati®. L’intervento è stato realizzato su una scarpata tal quale senza alcuna rete metallica, biostuoie, georeti, geogriglie, geostuoie, terreno vegetale di riporto: i ciottoli sono stati inglobati nelle fitta coltre epigea che ne ha evitato il distacco e rotolamento a valle
GABBIONATE e PRATI ARMATI® SU SCARPATE CRITICHE della circonvallazione di Castelviscardo (TR)
GABBIONATE e PRATI ARMATI® SU SCARPATE CRITICHE della circonvallazione di Castelviscardo (TR). I gabbioni hanno lo scopo di contenere le spinte e bloccare il piede della scarpata. I PRATI ARMATI® bloccano l’erosione ed evitano che i gabbioni si intasino di terreno eroso. Pietra, ferro e PRATI ARMATI sono un perfetto e duraturo abbinamento.
FRANE SUPERFICIALI-EROSIONE: I PRATI ARMATI® IN UN CONTESTO STORICO DI GRANDE PREGIO AMBIENTALE IN UNA DELLE PIÙ BELLE E ANTICHE CITTÀ MURATE ITALIANE: CITTADELLA (PD)
Durante interventi di riqualificazione ambientale dei terrapieni che sorreggono le antiche mura della Cittadella, furono previsti vari interventi.
Dopo aver tolto le traversine ferroviarie, che rilasciavano nel terreno sostanze inquinanti e che servivano a tenere in stato di equilibrio la scarpata, si dovette provvedere a scegliere altre tecniche che potessero evitare frane superficiali ed erosione.
La tecnica scelta dall’amministrazione locale fu intervenire con piante erbacee a radicazione profonda. Questo cantiere fu realizzato con solo una specie della miscela che compone i PRATI ARMATI®, su espressa richiesta del committente, per motivi soprattutto estetici.
PARCO EOLICO DI COCULLO (AQ): INTERVENTO ANTIEROSIVO E DI RIPRISTINO AMBIENTALE PRESSO IL PARCO EOLICO
Nel cuore del Molise una centrale eolica è stata protetta da frane ed erosione. Il cantiere era situato all’interno del parco eolico di Cocullo. Il committente aveva forti problemi dovuti a frane ed erosione che destabilizzavano le scarpate che circondavano la centrale di smistamento. Le piante a radicazione profonda utilizzate per l’impianto hanno completamento ricoperto le scarpate che circondano la centrale di smistamento bloccando l’erosione, proteggendo il versante dalle piogge e reinserendolo in un’area che è stata completamente rinaturalizzata, mitigandone così l’impatto ambientale. Le specie erbacee a radicazione profonda hanno resistito ad inverni freddissimi (oltre -20°C) ed estati torride.
2010: SASSARI – CONFERENZA ALLA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DEL NORD SARDEGNA
SITI INQUINATI DA METALLI PESANTI
Nelle miniere, nelle cave e in zone fortemente inquinante da metalli pesanti, il problema erosivo non è dovuto soltanto all'azione dell'acqua, ma anche all'azione dei venti che sollevano nuvole di polveri inquinanti, che possono trasportare i metalli pesanti anche a chilometri di distanza con il rischio che finiscano nelle falde acquifere, con pesanti ripercussioni sull' ecosistema (piante, animali e uomini). Per testare la capacità dei Prati Armati di vegetare anche in terreni contaminati da metalli pesanti, sono state effettuate delle prove di germinazione su materiali assimilabili a quelli delle discariche minerarie del distretto di Montevecchio nella Sardegna sud-occidentale, dove sono stati abbancati sterili di tracciamento e residui di coltivazione di minerali come la galena (solfuro di piombo) e la blenda o sfalerite (solfuro di zinco). L’analisi quantitativa degli inquinanti presenti nei diversi campioni di terreno è stata condotta mediante spettrometria ottica di emissione al plasma ICP-OES (Inductively Coupled Plasma – Optical Emission Spectrometer). I principali metalli pesanti rilevati, che erano presenti nei vari siti con concentrazioni fino a 10 volte quelle ammissibili per legge erano:
- Arsenico [As]
- Cadmio [Cd]
- Cobalto [Co]
- Cromo [Cr]
- Rame [Cu]
- Mercurio [Hg]
- Nichel [Ni]
- Piombo [Pb]
- Antimonio [Sb]
- Selenio [Se]
- Zinco [Zn]