Nelle miniere, nelle cave e in zone fortemente inquinante da metalli pesanti,  il problema erosivo non è dovuto soltanto all'azione dell'acqua, ma anche all'azione dei venti che sollevano nuvole di polveri inquinanti, che possono trasportare i metalli pesanti anche a chilometri di distanza con il rischio che  finiscano nelle falde acquifere, con pesanti ripercussioni sull' ecosistema (piante, animali e uomini). Per testare la capacità dei Prati Armati di vegetare anche in terreni contaminati da metalli pesanti,  sono state effettuate delle prove di germinazione su materiali assimilabili a quelli delle discariche minerarie del distretto di Montevecchio nella Sardegna sud-occidentale, dove sono stati abbancati sterili di tracciamento e residui di coltivazione di minerali come la galena (solfuro di piombo) e la blenda o sfalerite (solfuro di zinco). L’analisi quantitativa degli inquinanti presenti nei diversi campioni di terreno è stata condotta mediante spettrometria ottica di emissione al plasma ICP-OES (Inductively Coupled Plasma – Optical Emission Spectrometer). I principali metalli pesanti rilevati, che erano presenti nei vari siti con concentrazioni fino a 10 volte quelle ammissibili per legge erano:
- Arsenico [As]
- Cadmio [Cd]
- Cobalto [Co]
- Cromo [Cr]
- Rame [Cu]
- Mercurio [Hg]
- Nichel [Ni]
- Piombo [Pb]
- Antimonio [Sb]
- Selenio [Se]
- Zinco [Zn]